Get ready and save the date. On the 14th of November, you are invited for a night out which is not going to be just fun, but also, and above all, is going to be a step to make the difference.
After last year successful event, we are delighted to announce that Out Of The Ghetto Night is back! What are we talking about?
Please, take a minute off your busy schedule and read this out..
Nata nel 2012 all’interno del progetto Fuori dal Ghetto, la Scuola di Italiano è una scuola pop-up. Aperta quando tutte le altre scuole vanno in vacanza. E’ un luogo dove si insegna e si impara a scrivere e leggere la lingua italiana, dove i lavoratori immigrati dopo una lunga e dura giornata di raccolta incontrano i giovani volontari locali e dove i volontari di tutta Italia e d’Oltre Manica si scambiano senza sosta di settimana in settimana.
La scuola situata all’interno della chiesa del borgo abbandonato di Boreano (PZ) è anche un luogo di socialità dove si condividono idee, si discute le proprie opinioni e si pensa ad azioni atte al miglioramento delle condizioni dei lavoratori che vivono lo sfruttamento lavorativo quotidianamente.
La scuola di Boreano è un luogo-non luogo dove le differenze sono la forza e non la debolezza della società.
Chiusa la raccolta del pomodoro anche in Basilicata. Gli africani sono stati pagati a cottimo, 3 euro a cassone. Come sempre. Alcuni di loro vengono dallo sciopero di Castel Volturno, altri da quello di Nardò. Ma qui intervengono le macchine, e le braccia servono solo in caso di pioggia. Intanto quest`anno il prezzo del pomodoro è aumentato. Ma il lavoratori non se ne sono accorti. Le loro “paghe” rimangono uguali. Continue reading →
ROMA – Fino a pochi mesi fa era una città fantasma. Meglio: una città di fantasmi a pochi chilometri da Venosa, Basilicata. Boreano: pochi caseggiati, pochi servizi, una parte del profondo sud che, come tante altre, sembra essere impermeabile al progresso. Un luogo di transito, dove centinaia di migranti sostano durante la stagione della raccolta di pomodori. Abbandonati, senza nessuna rete di protezione, in balia di caporali e dinamiche terribilmente vicine allo sfruttamento. Poi la svolta, l’impegno di alcuni volontari che occupano la piccola chiesa in disuso. E primi tasselli per avviare un definitivo processo d’integrazione e di riscatto per gli extracomunitari che con i loro lavoro rendono possibile la microeconomia dell’area: una piccola scuola d’italiano e una serie di biciclette. Continue reading →
È la terza edizione di “Fuori dal ghetto” a Venosa, una festa nata per rompere l’isolamento nel quale vivono i braccianti africani nelle campagne lucane e per denunciare le loro condizioni di vita e di lavoro.
È l’occasione per fare il punto su cosa sta succedendo nelle nostre campagne. Continue reading →
When, in the early dawn of the 30th of July 2011, a group of about 40 African migrants refused to continue harvesting tomatoes on the fields of Nardo (Lecce), nobody would have thought that this would be the beginning of the first self-organised strike of migrant day labourers for better working conditions in Italian agriculture. The group of day labourers refused the demand of the ‘caporale’ 1 to perform an additional task: to separate the green tomatoes from the valuable red gold, for an average wage of 3.50 Euro per container of 300 kg. The caporale, who had hired the workers, hoped that the workers’ concern for their income would make them more cautious, if not submissive – given that the economic crisis has also entered the sphere of agriculture. But he was wrong. Continue reading →
Across Italy an invisible army of migrant workers harvests tomatoes destined for our dinner plates. Paid poverty wages and living in squalor, medical charities have described conditions as ‘hell’. Andrew Wasley reports from Basilicata, southern Italy
Here you can see some photos taken last summer in Boreano, testifying the activities of Fuori dal Ghetto (Out of the Ghetto Italy). Found-raising events, school activities, street markets and many other initiatives were run in order to improve the … Continue reading →